Edward Jenner ci salverà dal coronavirus

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Quest’uomo qui è Edward Jenner. Probabilmente la maggior parte di voi non ha la minima idea di chi egli sia e neanche io sapevo chi fosse, fino a pochi giorni fa. Eppure, è proprio grazie a quest’uomo qui che noi oggi abbiamo un motivo per sperare in una risoluzione della pandemia di covid-19 causata dal SARS-CoV-2.

 Ma facciamo un salto nel tempo. Per chi non mi ha mai letto, io amo saltellare tra le epoche e raccontare storie che hanno episodi sparsi un po’ qua e un po’ là. Questa storia inizia addirittura 10.000 anni prima della nascita di Cristo!

Edward Jenner

È questo più o meno l’anno in cui si colloca la comparsa del virus del vaiolo, in inglese smallpox

Se non avete mai sentito parlare nemmeno di questo signore, probabilmente è perché siete nati dopo gli anni Novanta se non, addirittura, dopo gli anni Settanta! Il vaiolo è una malattia causata da un virus che è presente solo nell’uomo, a quanto pare è presente dall’alba dei tempi, vista la datazione. Non si trasmette da animale a uomo né da uomo ad animale e diverse epidemie di vaiolo hanno accompagnato l’umanità almeno fino all’inizio della prima metà del Novecento. Si trovano tracce di vaiolo in alcune mummie egizie e anche in alcuni scritti di epoca del tardo Impero Romano. Ci sono testimonianze in Cina e in documenti scritti in sanscrito.

Prima di raccontarvi la sintomatologia, vorrei avvisare che non sarà un bello spettacolo, quindi se avete difficoltà a prender sonno la sera vi conviene passare al prossimo paragrafo. Il vaiolo si manifesta con febbre molto alta, poi comparsa di macchie sulla pelle e nelle mucose, sicuramente nella bocca e non chiedetemi dove altro! Le macchie ben presto diventano pustole purulente che si trasformano in lesioni decisamente dolorose, per poi asciugarsi, seccarsi, si fa la crosticina che poi cade e tutto torna a posto. Certo, se non fosse che uno su tre resta cieco a vita, il 100% rimane sfigurato dalle cicatrici e nel tardo Ottocento almeno l’80% dei bambini che contraevano il vaiolo, morivano.

Fino a quando non venne sconfitto, il vaiolo aveva tormentato l’umanità per almeno 3.000 anniuccidendo 300 milioni di persone nel solo ventesimo secolo, ovvero 4 milioni di persone ogni anno! Sì, avete letto bene, venne sconfitto.

Ed è qui che torniamo al nostro caro amico Edward Jenner, il pacioccone qui sopra

Jenner era un simpatico medico, naturalista e ricercatore, nato nel 1740 nella contea di Gloucestershire, in Inghilterra. Da giovane era curioso un po’ di tutto: studiò medicina e biologia, fu presente alla presentazione dei palloni aerostatici di Joseph M. Montgolfier, in Francia, e l’anno dopo lancio per ben due volte un proprio pallone ad idrogeno. Per farvi capire meglio il personaggio, devo per forza di cose raccontarvi che fu lui a scoprire che il cuculo – l’uccello, sì – non solo depone le uova nei nidi di altri uccelli ignari di covare figli non propri, ma appena uscito dal proprio guscio la prima cosa che fa è far piazza pulita delle uova dei genitori adottivi, buttandole fuori dal nido. Che personaggio incredibile! Era il 1788 quando pubblicò questo studio sui cuculi e solo nel 1921 una fotografia gli dette ragione, prima la maggior parte dei naturalisti inglesi considerava le sue deduzioni del puro nonsense.

Edward Jenner

Ma cosa c’entra Edward Jenner col vaiolo? Immagino che ve lo stiate chiedendo tutti e io non voglio trattenervi molto, quindi arrivo al punto

Come tutti i suoi amici medici e studiosi contemporanei, anche Jenner cercava di capire come debellare questa atroce malattia. Badate che ancora non avevano la minima idea di cosa fosse e come fosse fatto un virus, quello che loro potevano dedurre era solamente che questa malattia passava da una persona all’altra attraverso l’aria e il contatto stretto con un malato… Vi ricorda niente?

Okay, concentriamoci. Nella prima metà del Settecento si era diffusa, prima nel mondo asiatico e poi in Europa e Nord America, la pratica della vaiolizzazione o variolazione che consisteva nell’inoculare in soggetti sani materiale infetto prelevato dalle lesioni di un malato di vaiolo, causando così la malattia, ma anche una sorta di immunizzazione controllata.

Nonostante avesse un evidente successo in molti casi, era anche molto pericolosa perché, al di là di beccarsi il vaiolo e morire male, spesso si trasmettevano anche altre malattie, come la sifilide (brutta bestia in età moderna) e infezioni di ogni tipo. L’Inghilterra ci mise un po’ a dare credito a questa pratica, i medici inglesi non si fidavano molto, ma diciamo che, come per il fatto del cuculo, non è che gli scienziati inglesi all’epoca fossero poi così fiduciosi, in generale.

Il nostro amico Jenner, però, si accorse che le donne che mungevano le mucche, le banalmente dette mungitrici, spesso contraevano dalle vacche una malattia lieve, chiamata cow pox ovvero vaiolo vaccino, che le rendeva immuni al vaiolo umano.

Ora, se foste in grado di fare due più due, dovreste aver già capito dove andiamo a parare, ma se siete curiosi di scoprire come andò a finire la vita di Edward Jenner, vi consiglio comunque di proseguire nella lettura

Jenner prelevò del materiale infetto dalle bolle provocate dal vaiolo vaccino sulla mano di una mungitrice e lo inoculò in un bambino di otto anni che qualcuno dice fosse il figlio, qualcun altro dice fosse uno che passava per caso e si chiamava James Phipps. Il piccolo James fu, a tutti gli effetti, il primo bambino al mondo ad essere vaccinato sulla faccia della Terra e no, non morì, ma ebbe un po’ di febbre e una piccola reazione sulla pelle, che poi lascio una minuscola cicatrice. Quando Jenner provò successivamente ad inoculare il vaiolo nel bambino, non ebbe alcuna manifestazione della malattia.

Grandioso! Dal 10.000 avanti Cristo al 1796 nessuno era riuscito in un’impresa così stupefacente come quella di risolvere il problema del vaiolo, eppure la Royal Society rifiutò lo studio di Jenner, che provò ad andare a Londra e cercare nuovi pazienti su cui comprovare l’esperimento, ma non trovò nessuno disposto a partecipare al programma.

Nel frattempo, inviò dosi di vaccino ad alcuni colleghi, in Europa e in Nord America, e la pratica della vaccinazione iniziò a diffondersi tra i medici in ogni dove. In principio, Jenner non ebbe alcun merito o riconoscimento e anzi i suoi affari andavano anche malaccio da quando si dedicava anima e corpo alla ricerca sul vaccino. Finché l’immenso valore della scoperta della vaccinazione non fu pubblicamente proclamato in Inghilterra nel 1802, quando il Parlamento britannico premiò Edward Jenner con 10.000 sterline e poi altri 20.000 cinque anni dopo.

Nel frattempo, il nostro amico si era sposato, aveva avuto ben quattro figli e aveva costruito nel giardino di casa una sorta di piccola capanna a pianta tonda che chiamava “Il tempio del vaccino” e nella quale vaccinava gratuitamente la gente povera. Poi la moglie morì di tubercolosi, i figli morirono di tubercolosi, e la vita a volte sa essere davvero, davvero beffarda. Lui continuò a dedicarsi alla pratica della medicina e morì, alla veneranda età di 74 anni, per un infarto.

Edward Jenner

Arriva quindi il momento di rifare un salto nel tempo e arrivare al 1980

In quell’anno, precisamente l’8 maggio, l’OMS dichiarava il vaiolo una malattia “sradicata dal mondo”. Il costo totale del programma di eradicazione fu di 300 milioni di dollari, ma il risparmio per l’economia globale fu pari poi ad un miliardo di dollari l’anno. Grazie alla scoperta di Edward Jenner e allo studio di molti altri scienziati dopo di lui, l’umanità è sopravvissuta ad uno dei mali più longevi della storia.

A questo punto, voglio lasciarvi con le parole del Presidente Josiah “Jed” Bartlet, nella conclusione dell’episodio 5 della prima stagione di “The West Wing”, episodio trasmesso il 20 ottobre 1999:

What will be the next thing that challenge us, Toby? That makes us go farther and work harder? You know that when smallpox was eradicated it was considered the single greatest humanitarian achievement of this century. Surely, we can do it again as we did in a time when our eyes looked towards the heavens and with outstretched fingers, we touched the face of God. Quale sarà la prossima sfida che affronteremo, Toby?

Che ci spingerà oltre, a lavorare ancora più duramente? Sapete, quando il vaiolo fu debellato fu considerato il più grande successo umanitario di questo secolo. Sicuramente possiamo farlo ancora, come abbiamo fatto allora, quando i nostri occhi guardavano verso il cielo e con le dita tese abbiamo toccato il volto di Dio.

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