Ricerca delle fonti? Unica “prescrizione” contro il morbo delle fake news

Fake News
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Di Francesco Valerio Nardi

“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima…venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli.”.

Umberto Eco

Con questa affermazione di qualche anno fa Umberto Eco scatenò l’ira di molti…imbecilli per lo più. Non c’è dubbio, viviamo nell’epoca delle fake news. Un’epoca in cui anche una casalinga di Ghizzano (eh sì, credo sia ora di lasciare in pace le povere donne di Voghera), ha la possibilità di condividere con il mondo intero la sua arzigogolata teoria che vede collegata la diffusione del Covid ed il 5G.

“Tesi veramente affascinante madame, tuttavia mi domando…ha verificato le sue fonti?”

Questo mi verrebbe da chiedere dopo aver fatto un grande respiro, aver contato fino a dieci ed essere riuscito a trattenere (non sempre ci riesco) esternazioni tutt’altro che eleganti.

“È un grave errore teorizzare prima di avere dati certi. Si finisce per distorcere i fatti, per adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti.” dice Robert Downey Jr. nei panni del famoso detective inglese.

Non riesco a pensare ad affermazione migliore per descrivere i loro processi mentali

Riflettendoci su però, non mi sento di colpevolizzare ulteriormente queste persone. A questo punto consentitemi di lanciare una provocazione su quanto affermato dal “papà” del vivace Baudolino…vi chiedo quanto invece può essere affidabile la parola di una figura apparentemente competente come un Premio Nobel?

Recentemente mi sono imbattuto nella cosiddetta “Sindrome da Nobel” o, come preferisco chiamarla io, “Sbarellamento da Nobel” (che rende decisamente meglio l’idea). Questo termine si riferisce a scivoloni che hanno visto protagonisti numerosi Premi Nobel, in particolare dell’ambito scientifico. Scivoloni poi, ovviamente, tramutatisi in fake news dall’ampio raggio di diffusione

Ora, non starò qua a spiegarvi di come il conferimento di questo premio riguardi individui dediti a studi iper settoriali e di come sia ingenuo ritenerli onniscienti e prendere per oro colato tutte le loro affermazioni; non è nemmeno mia intenzione sminuire menti in grado di partorire idee rivoluzionarie e capaci al contempo di riferire di incontri con procioni alieni fosforescenti parlanti (vero Mullis?!). Vorrei solamente far presente come sia facile, anche per individui particolarmente brillanti, cadere in errore sostenendo idee apparentemente assurde o palesemente inverosimili, perlopiù infondate.

Per amore di intrattenimento, mi sono permesso di citare rapidamente esempi estremi ma, ricordo per le menti pigre, e faccio presente per chi non ne fosse a conoscenza, delle affermazioni di Luc Montagnier (Premio Nobel per la Medicina del 2008) relative alla produzione artificiale del Covid19; oppure di quanto affermato da Francis Crick (Premio Nobel per la Medicina del 1962) sulla esistenza di differenze intrinseche nelle capacità intellettive degli africani.

E’ vero, questo tipo di idee molto spesso vengono esposte da individui “comuni” in circostanze “comuni”. Pensate allo zio brillo, ma non troppo, che ad un pranzo in famiglia inveisce contro la NASA, convinto nell’affermare la messa in scena dell’allunaggio. Con una grossa risata, magari abituati ai suoi “spettacoli” fatti da complottismo e fake news ricorrenti ormai ad ogni festività assieme al panettone e la crema allo zabaione, smorziamo ogni entusiasmo del parente, lasciandolo contrariato nell’aver deciso di comunicare a noi le sue teorie illuminanti.

Ma perché allora ci arrabbiamo così tanto con questi individui intenti a fare proselitismo sul web?

Beh la ragione principale è l’ampio raggio di visibilità che gli dà internet, cosa che gli consente di raggiungere via via sempre più persone. Alla luce di questa eventualità ci arrabbiamo ed inveiamo a nostra volta contro queste persone con commenti aggressivi, sottolinenado la loro ignoranza e paventando (tra le righe) una molto spesso ingiustificata superiorità intellettiva. Sotto effetto Dunning-Kruger o sotto effetto gregge ci sentiamo forti nel contraddirli, sicuri di essere dalla parte della ragione. Cadiamo, senza rendercene conto, nel loro stesso errore.

Quando vi trovate in circostanze simili, a rispondere ad un commento, od a controbattere con un amico al bar vi chiedete mai quali sono le vostre di fonti? E non vale rispondere “eh ma lo ha detto tizio in tv” o ”l’ho letto sul giornale x l’altro giorno”. Avrete capito che anche i migliori prendono cantonate. La fake news è dietro l’angolo e, spesso, anche i media più apparentemente attendibili possono cadere nel “tranello” della falsa (o parziale) informazione. Vi chiedo, semplicemente, cosa vi rende sicuri di ciò che dite?

Quando si decide di esprimere la propria opinione (sembrerà banale dirlo), bisognerebbe quantomento avere idea di cosa si sta parlando. Specialmente quando si parla di argomenti scientifici è fondamentale verificare le fonti.

Esaurimento permettendo, un giorno vi ritroverete in laboratorio a lavorare ad un progetto di ricerca. Come prima cosa vi ritroverete a fare una estensiva ricerca bibliografica. Con grande sorpresa realizzerete quanto difficile sia mettere insieme lavori validi a supporto delle vostre ipotesi e di quanto ciò sia fondamentale per la realizzazione dello studio stesso. Sicuramente troverete moltissimi lavori in opposizione alla vostra idea (di questo però parleremo un’altra volta) ma, tra quelli in supporto, sarà necessario sviscerarne l’effettiva qualità e veridicità.

Manifestare una criticità verso qualcuno o qualcosa presuppone, innazitutto, che si abbia sviluppato un valido senso critico

L’abilità di discernere tra considerazioni personali e fatti verificabili è alla base del lavoro di scienziato, tanto quanto verificare l’attendibilità di una fonte. “Ma allora – vi chiederete – se anche i professionisti non sono del tutto attendibili, come è possibile stabilire se una fonte è autentica o no?”…bella domanda! Teoricamente, fonti attendibili si trovano su siti autorevoli di enti governativi ed istituti specializzati.

Le informazioni riportate su questi siti dovrebbero essere passate attraverso una serie di “filtri” e supervisioni varie. Ciò, al fine di minimizzare la presenza di bufale. Arrivati a questo punto qualcuno di voi potrebbe obiettare sostenendo che la maggior parte delle fonti vengono manipolate dai poteri forti per sviarci dalla verità…al chè io, prendendo un grande respiro e contando fino a dieci mi rivolgerei verso questo individuo definendolo semplicemente un imbecille!

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