
Mentre tutto il mondo vara misure restrittive per cercare di contenere la diffusione del virus, in Ungheria, paese membro dell’UE, il parlamento vota pieni poteri a Viktor Orban, premier ungherese.
Criticata da opposizioni (verdi, socialisti, Momentum e altri movimenti democratici), ONG, osservatori europei ed esperti di diritti umani come un golpe bianco, la legge d’emergenza è passata nel primo pomeriggio allo Országház, il Parlamento ungherese, con 137 voti a favore e 53 contrari. Hanno votato a favore tutti i parlamentari della Fidesz – il partito di maggioranza sovranista guidato da Orban – e alcuni deputati di estrema destra. Secondo la ministra della Giustizia, Judit Varga “le decisioni […] sono pienamente in regola e del tutto conformi con l’ordinamento costituzionale e legale ungherese”.
Le recenti vicende scatenano opinioni discordante anche nella politica italiana
“Sogno da anni gli Stati Uniti d’Europa. Ma proprio per questo ho il diritto, e il dovere, di dire che dopo quello che ha fatto Orban oggi l’Unione Europea DEVE battere un colpo e fargli cambiare idea. O, più semplicemente, cacciare l’Ungheria dall’Unione” scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, su Facebook.
“Il virus ha fatto ammalare anche la democrazia nel nostro continente. Ciò che sta avvenendo in queste ore in Ungheria è inaccettabile. L’Europa deve far tornare indietro Orban. Un regime autoritario non può fare parte dell’Unione.” Così commenta il vicesegretario del PD, Andrea Orlando su Twitter.
Scrive invece su Twitter Matteo Salvini, leader della Lega: “Poteri speciali a Orban per combattere con forza il virus? Saluto con rispetto la libera scelta del parlamento ungherese, eletto democraticamente dai cittadini. Buon lavoro all’amico Viktor Orbán e buona fortuna a tutto il popolo di Ungheria.”
Tra le nuove competenze del premier ungherese c’è quella di ricorrere all’uso dei militari per dirigere i servizi essenziali
oltre a quella di poter infliggere pene detentive fino a 5 anni per chi ostacola le misure adottate per contrastare la diffusione del virus e per chi diffonde false notizie.
Lo stesso Orban ha inoltre la facoltà di chiudere il Parlamento, cambiare o sospendere le leggi esistenti e bloccare nuove elezioni. Questi pieni poteri, inoltre, possono essere rinnovati senza alcun limite temporale.
Sorge spontanea ora la seguente domanda: può un paese che adotta le seguenti norme antidemocratiche, e che fino ad ora ha avuto 447 contagiati e 15 morti, far parte di una grande comunità come l’Unione Europea?